La prima volta che ho sentito parlare di paccasassi è stato circa 4 anni fa in un ristorantino di Piazza del Papa che proponeva come antipasto una “bruschetta di paccasassi e acciughe”, erba a suo tempo a me sconosciuta. Sembra, invece, che Shakespeare la conoscesse bene:
“A mezzacosta sta aggrappato un uomo, raccogliendo finocchio marino. Terribile mestiere!” (cit. da Re Lear)
Nonostante fosse già vent’anni che vivevo nelle Marche non avevo mai avuto l’occasione di gustarlo. Direi che è stato amore a prima vista. Anzi a primo gusto.
Da brava biologa dovrei chiamarlo Crithmum maritimum, ma preferisco finocchietto marittimo o meglio ancora, all’anconetana, paccasassi.
Il nome è tutto un programma: una pianta forte, resistente, in grado di cresce tra le rocce calcaree del Monte Conero, tra vento, sole mare e salsedine. Forse per questo motivo è così gustoso.
Però da nutrizionista mi sono chiesta perchè è diventato così importante per gli anconetani, e sopratutto per i pescatori della zona. La risposta sta proprio nelle sue caratteristiche nutrizionali: ricchissimo di vitamine, sopratutto di vitamina C, i marinai ne facevano scorta nelle loro navi per prevenire malattie come lo scorbuto.
Per fortuna non abbiamo più questi problemi ma dato che sono anche ricchi di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie possiamo sfruttare il loro effetto benefico anche noi.
Come si mangiano?
Come vi ho accennato io li ho gustati per la prima volta con le acciughe, e successivamente ho voluto provare una tipica ricetta: panino con mortadella e paccasassi. Direi un’ accoppiata vincente.
Ma le ricette spaziano tra condimento per la pasta ad accostamento con un’altra tipicità del territorio: il Mosciolo del Monte Conero.
La ricetta: spaghetti di farro con paccasassi, acciughe e pomdorini
per 4 persone
320gr spaghetti di farro: li ho scelti perchè ricchi di fibre
6 filetti di acciughe: è un pesce azzurro ricco di Omega3, i grassi buoni
200gr di paccasassi: come già detto ricchi di antiossidanti e vitamine
200gr di pomodorini: verdura ricca di licopene, sostanza antiossidante
Preparazione:
potete scegliere di cucinare i paccasassi freschi ma è sicuramente più facile utilizzare quelli conservati in olio extravergine di oliva, preparazione caratteristica locale. Li mettete in una padella con il loro olio e li fate cuocere con le alici e i pomodorini per qualche minuto. Aggiustate di sale e pepe. Fate cuocere la pasta al dente, scolatela e fatela saltare con i paccasassi, alici e pomodorini aggiungendo dell’acqua di cottura se necessario.