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Raffaella Bocchetti – La mia biologa nutrizionista

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Ti trovi qui: Home / La nutrizionista a Km 0 / Barbabietola rossa: un colore (e un ortaggio) che fa bene!

Barbabietola rossa: un colore (e un ortaggio) che fa bene!

11 Marzo 2021 //  by Raffaella//  Lascia un commento

Oggi parliamo di un ortaggio molto particolare, troppo spesso trascurato sulle nostre tavole (in altri Paesi invece è molto apprezzato) ma che rappresenta per gli specialisti dell’alimentazione un vero e proprio “functional food”, un alimento funzionale. In sostanza fa bene, anzi benissimo alla nostra salute.

La barbabietola rossa o rapa rossa è un tubero, simile alla patata ma appartiene alla famiglia delle barbabietole anzi delle bietole.

Benché poco presente sulle nostre tavole, ultimamente viene utilizzata come integratore specifico per gli sportivi in quanto fonte importante di nitrati sostanze fondamentali per la nostra salute ed in particolare per i nostri vasi sanguigni. I nitrati di origine vegetale, infatti, aumentano la produzione di ossido nitrico nel nostro organismo il quale agisce come vaso dilatatore, riducendo la pressione arteriosa, facilitando il flusso ematico e proteggendo le arterie. Il consumo di barbabietola rossa è quindi indicato per quelle persone che soffrono di ipertensione , di cattiva circolazione e nel prevenire patologie cardiovascolari. Negli ultimi anni moltissimi studi hanno dimostrato che una diminuzione di questa sostanza è correlata anche all’insorgenza di diabete, dislipidemie e ipercolesterolemie. Ma non è tutto!

La barbabietola è’ infatti ricca di betaine, (che conferiscono il colore rosso alle barbabietole) potenti antiossidanti, in grado di neutralizzare gli effetti negativi dei radicali liberi sulle nostre cellule. Hanno un’importante funzione protettiva sulle membrane e sul nostro DNA. Questo effetto protettivo è aumentato dalla presenza di acido ascorbico, carotenoidi, polifenoli e flavonidi. Decisamente un concentrato di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie che ci aiutano a combattere le malattie e l’invecchiamento.

L’aumento della produzione di ossido nitrico che agisce come vasodilatatore e l’elevato contenuto di betaina lo rendono un alimento prezioso per gli sportivi perché aumentano la resistenza fisica, riducono l’affaticamento e riducono il danno ossidativo ai muscoli migliorando anche la massa muscolare.

Come ogni verdura che si rispetti contiene fibre, molti sali minerali tra cui ferro, potassio, calcio e numerose vitamine del gruppo B. Anche se non sono tra le verdure più ricche di ferro, hanno molte sostanze in grado di migliorare la funzionalità  dei globuli rossi e aumentare i livelli di questo elemento nel sangue. Sono quindi ideali per gli anemici.

Ho dimenticato qualcosa? Si, ho dimenticato di dire che sono decisamente poco caloriche con le loro 40 kcal su 100 gr di peso, di cui l’ 80 % è rappresentato da acqua. Sono perciò anche un alimento drenante e depurativo.

Ma come le possiamo consumare? 

L’ho chiesto a Silvio Signoretti che le coltiva nella sua azienda agricola “Da Silvio” a Pesaro. Innanzi tutto mi spiega di fare attenzione a quelle che vediamo al supermercato già pronte e impacchettate: la maggior parte delle volte provengono dall’estero. Inoltre spesso vengono addizionate con zuccheri che riducono la biodisponibilità dei nitrati. Quindi attenzione all’origine.

Se abbiamo la fortuna di trovarle dal nostro contadino di fiducia “a km0” possiamo assaporarle in diversi modi.

Silvio mi suggerisce di utilizzare quelle più piccole che sono più tenere per fare degli estratti ideali per chi fa sport o per chi vuole eliminare la ritenzione idrica.

La possiamo anche mangiare cruda nell’insalata. Oppure è possibile bollirla e condirla con olio e limone. Ma attenzione: deve essere cotta con la buccia altrimenti perde il suo colore e quindi parte delle sostanze nutritive.

Se vogliamo utilizzarla in qualche piatto più sfizioso ne possiamo fare una purea e preparare dei coloratissimi gnocchi.

Categoria: La nutrizionista a Km 0, Educazione alimentare, Star bene mangiando

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