E’ un tipo di carne demonizzata a lungo, un po’ per l’idea stereotipata che il maiale è solo grasso, un po’ a causa del tipo di allevamento intensivo ce l’ utilizzo eccessivo di farmaci.
Questi sono i motivi per cui si evita di mangiare la carne di maiale:
- perché è ritenuta grassa
- non è adatta a chi è a dieta
- non è adatta a chi ha il colesterolo alto
- mi hanno detto che fa male
Ma è proprio vero che la carne di maiale è così grassa e non possiamo introdurla in una dieta ipocalorica?
Assolutamente no!
Per fortuna la situazione è cambiata molto negli ultimi anni e il miglioramento delle condizioni di allevamento, della qualità dei mangimi e le limitazioni ferree sull’utilizzo di antibiotici ha reso la carne di maiale un alimento nutrizionalmente sano e di qualità. E soprattutto più magro di quello di vent’ anni fa. Per questo motivo alcuni tagli ora possono essere inclusi in una dieta ipocalorica.
Carne di maiale e salute
Quando si parla di dieta si pensa che l’unica carne ammessa sia quella di pollo o tacchino, le più conosciute carni bianche.
In realtà anche il filetto e l’arista di maiale sono ritenute carni magre (con 109 e 151 kcal rispettivamente ): per questo le propongo nei miei piani alimentari (con grande stupore dei miei pazienti).
Sono ricchi di proteine ad alto valore biologico e con un contenuto di aminoacidi ramificati superiore alla carne rossa. Questa caratteristica le rende ideali per utilizzarle nelle diete, in cui vogliamo diminuire di peso mantenendo la massa muscolare. Ovviamente proprio per questo la carne di maiale è adatta anche per gli sportivi.
Filetto e arista contengono grassi, che però hanno un buon rapporto tra quelli saturi “cattivi” e quelli insaturi “buoni” grazie all’elevato contenuto di acido linoleico.
Attenzione attenzione: hanno meno colesterolo di una bistecca di manzo!
Infine, a differenza di quel che si pensa, contengono buone quantità di ferro, zinco, e vitamine del gruppo B (in particolare vit. B1 e B12).
La carne di maiale a Km0
Come ben sapete e non mi stancherò mai di ripeterlo la qualità della carne dipende dal benessere dell’animale, come viene allevato e nutrito. Ne ho parlato con Enzo Angeletti titolare dell’ Azienda Agricola Angeletti, un’azienda famigliare che da oltre settant’anni porta avanti l’attività mantenendo tradizioni e cultura. Siamo a Pollenza, tra le colline maceratesi, e qui gli animali nascono e crescono seguendo i loro ritmi (Enzo non a caso mi parla di un lavoro che richiede “tempo e pazienza”), mangiando ciò che l’azienda produce, cereali e legumi. Sono animali che da diversi anni non hanno necessità di antibiotici o farmaci, grazie al tipo di allevamento che ne garantisce il benessere.
Uno degli aspetti più interessanti è la produzione di salumi: un alimento che tutti amiamo mangiare ma che, oltre all’elevato contenuto di grassi e calorie, spesso contiene non pochi conservanti e additivi (pensiamo solo al prosciutto cotto della grande distribuzione). Cerchiamo di sfatare questa reputazione: anche nel caso dei salumi le caratteristiche nutrizionali (soprattutto il tipo di grassi) dipendono dalla qualità della carne e da come viene lavorata.
I salumi vengono lavorati nel laboratorio dell’ azienda e poi stagionati in grotta con un budello naturale, come vuole la tradizione. I salumi non contengono alcun tipo di conservante, additivi o coloranti artificiali.
Una domanda che alla fine sorge spontanea è
quanta carne di maiale posso mangiare in una dieta equilibrata?
Per quanto riguarda le parti magre sono considerate carne bianca: 2-3 volte a settimana alternate con pollo e tacchino. Gli affettati come il prosciutto 1-2 volte a settimana. E i salumi o insaccati?
Io vi consiglio di tenerli per la domenica o i giorni di festa. L’ abbinamento che preferisco è un bel tagliere di salumi e un bicchiere di buon vino rosso.
Qualche idea per delle ricette sfiziose?
Filetto di Maiale con pancetta e salvia
Arista in padella con i funghi
Le videoricette