Se pensavate che lenticchie fossero solo un legume da inserire sporadicamente nella vostra alimentazione (o solo durante il veglione di San Silvestro) avete sbagliato di grosso. E non solo perché è un cibo facile e veloce da cucinare, economico e molto versatile in cucina, ma soprattutto perché: fa bene!
Senza scordare il corredo di interpretazioni simboliche e tradizionali legato alle lenticchie, scopriamo perché sono indispensabili per la nostra salute.
Innanzi tutto le lenticchie sono ricchissime di proteine, costituite sia da aminoacidi essenziali che non, per questo motivo sono importanti per mantenere la nostra massa muscolare, il nostro metabolismo ed il sistema immunitario. E’ necessaria però una precisazione: le lenticchie mancano di due aminoacidi essenziali: la metionina e la cisteina pertanto coloro che hanno esigenze specifiche, come gli sportivi o chi segue una dieta vegetariano o vegana, è necessario associarle sempre ad un piatto di cereali. Et voilà un piatto vegetale che ha le caratteristiche nutrizionali di una bistecca.
Sappiamo che le lenticchie in quanto legumi ricchi di fibra aiutano la funzionalità intestinale, ma in realtà fanno molto di più riequilibrando il nostro microbioma. Negli ultimi anni l’aumento di disturbi gastointestinali e patologie connesse è dovuto ad una variazione del rapporto tra i vari ceppi batterici che colonizzano il nostro intestino. Il consumo regolare di lenticchie ripristina l’abbondanza dei batteri “buoni”, responsabili della protezione del nostro intestino verso batteri “cattivi”.
Un’altra caratteristica delle lenticchie è che contengono una grande quantità di vitamine, in particolare di acido folico, e di polifenoli, sostanze fortemente antiossidanti che svolgono un ruolo protettivo nei confronti di numerose patologie, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e di alcune forme di cancro.
Se puoi ci addentriamo nel campo della dietetica le lenticchie rappresentano un alimento fondamentale nel mantenimento di un adeguato peso corporeo e nella cura dell’obesità, controllando il senso di sazietà e i livelli di glicemia postprandiale.
Hanno un bassissimo contenuto di grassi e sodio (quindi adatti a chi soffre di pressione alta) ma ricchi in potassio, un sale minerale fondamentale per il benessere cardiovascolare. Inoltre, dato che a differenza di altri legumi hanno un basso contenuto di vitamina K, sono ideali per pazienti trattati con anticoagulanti.
Tiriamo le somme
- fanno bene all’intestino
- aumentano le nostre difese immunitarie
- mantengono i nostri muscoli
- aumentano le difese dell’organismo
- riducono l’insorgenza di malattie
- aiutano il benessere del nostro cuore
- aiutano a mantenere o raggiungere un peso ideale senza patire la fame
A questo punto però mi chiedo: tutte le lenticchie sono uguali?
La domanda è retorica! Ovviamente no e io sono andata a cercare quelle coltivate nella regione in cui vivo: le Marche, precisamente ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nell’Azienda Agricola “Le terre delle fate” dove parlo con Claudia di Cosmo.
Immediatamente vengo trasportata e coinvolta in un racconto di rinascita (dopo il terremoto) attraverso un’attività agricola che si basa sul rispetto dell’ecosistema, dei ritmi naturali di piante ed animali, di sostenibilità ambientale a 360° ma anche di collaborazione.
Ma cos’ha questa lenticchia di tanto speciale?
Innanzitutto la coltivazione è rigorosamente biologica: l’azienda si trova all’interno del Parco Naturale dei Sibillini, lontano da altre coltivazioni di tipo intensivo, quindi isolata da fonti di contaminazione anche accidentali. Il concime che viene utilizzato è semplicemente il letame (come si faceva una volta) prodotto dagli animali che la stessa azienda alleva e che sono liberi di pascolare. La coltivazione delle lenticchie e di altri legumi si alternano con quella di specie autoctone di cereali antichi, patate e molto altro per mantenere l’equilibrio naturale del terreno.
La lenticchia è quella tipica di montagna, piccola, colorata e non richiede ammollo.
Che differenza c’è con quelle di grandi dimensioni che troviamo in vendita nella grande distribuzione?
chiedo a Claudia. La risposta è semplice: quella grande è di importazione. Traete voi le conclusioni.
Un alimento completo, salutare, la cui coltivazione rispetta l’ambiente e nello stesso tempo promuove la rinascita di territori, attività e persone della nostra Regione.