Sulle nostre tavole lo zafferano è soprattutto associato al risotto alla milanese, ma in realtà è una spezia molto versatile in cucina ed ha proprietà terapeutiche importanti, tanto da essere ampiamente utilizzata come medicina naturale.
Dal punto di vista nutrizionale ha pochissime calorie, un buon quantitativo di proteine, fibre e acidi grassi polinsaturi. Ma ciò che caratterizza questa spezia è la ricchezza di vitamine, carotenoidi e sostanze come il safranale, la crocina e la crocetina che, oltre a darle il caratteristico colore ed aroma, conferiscono allo zafferano proprietà molto interessanti per la salute.
Questa preziosa piantina, anzi i suoi stimmi, sono uno degli alimenti più ricchi di carotenoidi, in particolare di licopene e zeaxantina. I carotenoidi sono sostanze antiossidanti in grado di neutralizzare i radicali liberi, molecole che danneggiamo le cellule favorendo il processo di invecchiamento. Ma le sue proprietà vanno ben oltre, tant’è che nella medicina naturale viene spesso usata per le spiccate proprietà digestive e come rimedio per bronchiti, mal di gola, febbre.
Date le sue proprietà antinfiammatorie viene utilizzata nella medicina cinese per alleviare i dolori e i sintomi della sindrome premestruale. E se avete quella fastidiosa abitudine di spizzicare in continuazione durante la giornata, preparatevi un pranzo a base di questa spezia è avrete un sensibile miglioramento.
La presenza di safranale e la crocina aumentano i livelli di dopamina e serotonina, i nostri neurotrasmettitori della felicità e del piacere (per questo motivo già nell’antica Grecia veniva usato come afrodisiaco). Grazie all’azione di queste sostanze, lo zafferano sembra avere effetti positivi sugli stati depressivi migliorando il tono dell’umore, contrastando l’ansia e lo stress.
Lo zafferano è una delle spezie più costose al mondo per il semplice fatto che deve essere raccolto a mano. Lo sanno molto bene Riccardo e Matteo Gentilucci che hanno fondato qualche anno fa Zafferano Metelis un’azienda agricola in cui hanno riscoperto l’antica tradizione della coltivazione dello zafferano di Matelica.
Nelle loro ricerche hanno scoperto un atto notarile di compra vendita risalente al 1482 in cui tal
Domenico di Antonio Senegaglia di Matelica acquista da Pietro di Stefano Angeli di Braccano 1 libbra e 10 once di zafferano per 10 fiorini e mezzo.
in cui si specificava il paesino di produzione della spezia come ad indicare una garanzia di qualità.
Questa qualità è stata ripresa dai fratelli Gentilucci, coltivando lo zafferano esclusivamente con pratiche biologiche, con la raccolta a mano e l’essicazione lenta per mantenere intatte tutte le caratteristiche organolettiche e nutrizionali di questa piantina.
Per questo motivo è sempre meglio acquistare i pistilli piuttosto che la polvere: quest’ultima infatti può essere mischiata ad altre spezie per ridurne il prezzo e perdere in parte i suoi effetti.
Riccardo e Matteo, affascinati da questa spezia, hanno voluto sperimentare la sua versatilità producendo confetture, dolci, liquori e una birra bionda artigianale che ne riprende il colore e il piacevole profumo.