Miele o zucchero per dolcificare? Quante volte mi è stata rivolta questa domanda! La risposta è scontata ma forse non ne comprendiamo fino in fondo le ragioni. Come possiamo confrontare un alimento che contiene soltanto del saccarosio (lo zucchero) con un alimento praticamente completo e con proprietà medicamentose?
Il miele è forse il più antico farmaco naturale utilizzato dall’uomo: sappiamo che già 7000 anni prima di Cristo veniva carpito dalle api e la civiltà mesopotamica ne descriveva i diversi usi possibili. Durante la sua lunga vita è stato considerato “nettare degli Dei” e panacea di tutti i mali. E la scienza moderna non lo smentisce: anzi più studiamo questo alimento più ne conosciamo le virtù terapeutiche.
Da un punto di vista nutrizionale ha 304 kcal (per 100gr), fornisce pertanto un bel carico di energia, meno se confrontato con lo zucchero bianco che ne ha ben 392 kcal. E’ pertanto un alimento energizzante, ideale per i bambini, per chi fa sport e come ricostituente dopo una malattia. Solo per questo motivo dovremmo scegliere di dolcificare le nostre bevande o i dolci con il miele. Ma c’è dell’altro: ha un maggior potere dolcificante, quindi ne possiamo utilizzare molto meno rispetto allo zucchero.
E poi c’è la cosa più importante: il miele è un alimento completo. E’ costituito prevalentemente da carboidrati, in particolare fruttosio e glucosio, ma contiene anche acqua, proteine, vitamine e numerose altre molecole bioattive tra cui polifenoli, flavonoidi, acido ascorbico ed enzimi. Questa varietà di sostanze lo rendono un vero e proprio farmaco naturale per mantenerci in salute, prevenire e, in alcuni casi, curare alcune malattie.
La proprietà più conosciuta di questo alimento è la sua azione battericida: in sostanza è un antibiotico naturale molto potente. Non solo è in grado di uccidere diversi ceppi di batteri pericolosi per l’uomo ma è anche in grado di ridurne la crescita, prevenendo le infezioni.
Questa capacità non si limita solo ai batteri, ma è anche efficiente verso virus e funghi. Associata a questa attività antimicrobica il miele presenta anche una potente azione antinfiammatoria, grazie all’ elevato contenuto di sostanze che agiscono come antiossidanti.
Generalmente viene utilizzato per combattere i sintomi legati all’apparato respiratorio, come tosse e mal di gola, ma vi sono altri utilizzi che vanno ben oltre. E’ un ottimo rimedio per curare gastriti, ulcere ed altri disturbi gastrointestinali, grazie alle sue proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e lenitive.
Inoltre l‘elevata quantità di oligosaccaridi e altre sostanze nutritive lo rende un ottimo prebiotico che aiuta lo sviluppo della flora intestinale.
In dermatologia viene utilizzato per curare bruciature, lesioni cutanee e ulcere e per stimolare la rigenerazione dei tessuti.
Nel nostro Paese abbiamo il più alto numero di varietà di miele con divere proprietà organolettiche, nutrizionali e medicamentose. Vediamone alcune!
Il più conosciuto è il millefiori, il classico miele della colazione, con un gusto dolce e delicato.
Il miele d’acacia ha un gusto fruttato ideale per accompagnare i formaggi stagionati, ma anche come alternativa allo zucchero per dolcificare.
Il miele di melata, dal sapore intenso, è considerato il “miele degli sportivi”, perchè oltre ad essere un buon energizzante contiene anche sali minerali, polifenoli e ferro.
Durante l’inverno il miele di eucalipto è sicuramente uno dei rimedi naturali più efficaci per combattere raffreddori e sintomi influenzali, ma anche in cucina si sposa bene con i formaggi.
Tutte queste caratteristiche nutrizionali e le proprietà benefiche dipendono da due fattori importanti. Da una parte il lavoro delle api, che riflette lo stato di salute dell’ambiente in cui vivono, e dall’altra il modo in cui viene prodotto e trasformato che dovrebbe essere sostenibile, artigianale e biologico.
Questo è il metodo con cui La Mieleria Annibali produce il miele da ben 4 generazioni, integrando tecniche moderne con la tradizione di famiglia. Partendo dalle due varietà più diffuse e conosciute, il millefiori e quello d’acacia, Fabrizio Annibali e sua moglie producono anche altri tipi di miele.
Da quello di girasole, che ha un gusto più neutro, spesso utilizzato dai cuochi perchè non copre i sapori, al quello di trifoglio, con un gusto più delicato del millefiori.
Per aiutarci ad affrontare i malanni di stagioni producono un miele balsamico a cui aggiungono propoli, olio essenziale di eucalipto, pino mugo e menta, ideale nel periodo invernale.
Negli ultimi anni hanno anche prodotto la melata, che come abbiamo visto è la varietà più energetica, ed anche una “energia pura” (come la chiama Fabrizio) con miele, propoli, polline e pappa reale, ideale come ricostituente ed utile in questi periodi.