Sono diversi anni che lavoro come nutrizionista e una delle domande che fa più paura è: quanto olio posso usare?
I primi tempi, ancora alle prime armi, mi chiedevo perché questa era la domanda più temuta. In realtà era la risposta che temevano: 1 cucchiaio d’olio. Questo è quello che generalmente ci si aspetta!
Poi un giorno ho deciso che volevo provare: 1 cucchiaio d’olio nei fatidici 200 gr di insalata che proponevo e propongo a tutti, o quasi, i miei pazienti.
Ed ho scoperto una cosa: che l’insalata condita con un cucchiaio d’olio è veramente immangiabile. Da quel giorno la mia prospettiva è cambiata totalmente. E ho cominciato a ragionare.
Partiamo dal perché viene data questa quantità d’ olio?
L’olio è un alimento con elevate calorie: 1 cucchiaio o due cucchiaini che corrispondono a circa 10 gr contengono 90 kcal. Tante, se consideriamo che l’introito giornaliero dovrebbe aggirarsi dai 1600 alle 2000 kcal (se siete fortunati) al giorno.
Detto questo capiamo che diminuire la quantità di olio è un metodo facile e veloce per diminuire le calorie della giornata.
In realtà dopo aver assaggiato l’insalata condita anzi scondita mi sono resa conto che è un metodo fallimentare.
Chi mangerebbe per sempre tutti i piatti sconditi? Dove finirebbe il piacere del cibo?
Per non parlare del fatto che l’olio extravergine di oliva è un vero e proprio alimento del benessere per le sue caratteristiche nutrizionali. E’ ricco di acidi grassi polinsaturi, veri e propri toccasana per le nostre arterie, per il nostro cuore, nonché antinfiammatori naturali.
Quindi perché privarcene! Io sposo l’idea che è meglio mettere un po’ più di olio (senza esagerare ovviamente) per condire l’insalata che non mangiarla affatto. E così per le altre verdure e gli altri piatti.
Un problema però è l’utilizzo dell’olio cotto. Se a crudo l’olio extravergine di oliva è un nostro alleato della salute, una volta cotto ad alte temperature non è più così. Perché?
Perché quei grassi mono o polinsaturi che erano “buoni” si trasformano nella loro forma trans cioè nei loro fratelli “cattivi”.
Per questo motivo consiglio sempre di cucinare sostituendo l’olio con acqua o vino e poi aggiungerlo a crudo una volta terminata la cottura della nostra pietanza.
E poi lo sapevano bene le nostre nonne: cosa c’è di più sano di una fetta di pane (integrale) con un filo d’olio per merenda?