Quando parliamo di pesce ovviamente ci vengono in mente quel ricco bagaglio di piatti e tradizioni delle città che si affacciano sul mare. In realtà anche le zone più interne e le regioni dell’entroterra hanno le loro ricette tradizionali “ittiche”, basate principalmente su specie che ben si prestano alla conservazione, come le acciughe.
Partiamo innanzi tutto dalla differenza tra acciughe ed alici: nessuna! Sono usati entrambi per identificare la stessa specie di pesce. Qualche volta si utilizza il termine acciuga per i pesci interi conservati sotto sale, mentre alici sono i filetti sott’olio. Alla fine però sono la stessa cosa.
Appartengono alla grande famiglia dei pesci azzurri, conosciuti per le loro proprietà organolettiche, per la loro economicità e per il loro ricco contenuto di Omega 3, i grassi buoni che aiutano il nostro benessere fisico. Ma le alici hanno anche altre proprietà:
- hanno un basso contenuto di calorie perciò adatte a chi segue una dieta ipocalorica
- sono costituiti per la maggior parte da proteine, quindi danno senso di sazietà e supportano i nostri muscoli
- le modeste quantità di grassi sono rappresentati quasi esclusivamente da grassi polinsaturi, mentre il colesterolo è trascurabile
- non contengono le carboidrati ne fibre
- hanno un’elevata concentrazione di vitamine, tra cui la vitamina B2 e la PP, ma soprattutto sono ricche di vitamina D ed A, fondamentali per il benessere al femminile
- non mancano i sali minerali come iodio, fosforo, selenio e calcio.
Ma attenzione a come le prepariamo: le carni possono essere parassitate dall’ Anisakis un piccolo verme che se ingerito provoca non pochi problemi gastrointestinali. Il rischio c’è se consumiamo pesce crudo o poco cotto. Questo vuol dire che anche le tradizionali alici marinate possono risultare un rischio, a meno che non vengano trattate con l’abbattimento prima della preparazione.
Le acciughe sono un alimento che si presta molto bene alla conservazione sotto sale, un modo semplice ed economico per averle sempre a disposizione. Per questo motivo è una delle poche specie ittiche che troviamo anche nelle ricette tradizionali di aree lontane dal mare, nell’entroterra e una volta rappresentavano una fonte alimentare importante per gli abitanti di queste zone. Per fortuna durante la salatura mantengono gran parte delle loro caratteristiche nutrizionali.