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Raffaella Bocchetti – La mia biologa nutrizionista

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Ti trovi qui: Home / Educazione alimentare / Un tubero 0 zuccheri? Il topinambur!

Un tubero 0 zuccheri? Il topinambur!

18 Marzo 2021 //  by Raffaella//  Lascia un commento

Chi conosce il topinambur alzi la mano! Pochi! E quei pochi forse lo conoscono come pianta ornamentale grazie ai suoi bellissimi fiori gialli. In realtà è in cucina che dà il meglio di sé; ha l’aspetto di una patata ma il sapore è decisamente simile al carciofo; è un tubero quindi ci si aspetterebbe un elevato contenuto di amido, invece la sua caratteristica principale è la ricchezza in inulina, una fibra saziante, prebiotica e ipoglicemica.

Forse il nome non vi dice niente perché è conosciuto in altri svariati modi: carciofo di Gerusalemme, rapa tedesca o girasole tedesco, patata americana…Ma è sempre lui, un tubero simile alla patata, cha ha avuto alti e bassi nella cucina italiana ma che recentemente ha recuperato fama grazie alle sue proprietà nutrizionali.

Ha infatti pochissime calorie (70 su 100 gr) con un bassissimo contenuto di zuccheri ma un’elevata concentrazione di fibre, tra cui l’inulina. Proprio questa caratteristica lo rende il sostituto ideale della patata. L’ inulina è una fibre solubile che non viene ne digerita ne assiminala dal nostro intestino. La sua presenza conferisce a questo tubero un indice glicemico molto basso circa 50 a confronto con la patata che ha 100. Inoltre abbassa l’assorbimento degli zuccheri e grassi ed è quindi ideale per chi è in sovrappeso, obeso e per chi soffre di diabete.

L’inulina è una fibra fermentabile ed ha una effetto benefico sull’ intestino: ne migliora la funzionalità ma soprattutto agisce sulla flora intestinale. E’ utilizzata anche negli integratori per migliorare la composizione e la funzionalità dei batteri buoni presenti nel nostro intestino, riducendo l’infiammazione e aumentando la funzione immunitaria.

Il topinambur ha anche altre sostanze nutritive: è ricchissimo di potassio, calcio, magnesio e ferro, sali minerali che aiutano a contrastare la stanchezza fisica

Il topinambur contiene anche piccole quantità di sostanze antiossidanti, come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E che insieme a flavonoidi e carotenoidi, contribuiscono a contrastare l’azione dei radicali liberi e ci proteggono dalle infiammazioni e da forme virali come influenza e raffreddore. Il sistema immunitario è inoltre stimolato dalla presenza di elevate concentrazioni di arginina, un aminoacido.

Riassumiamo i benefici di questo insospettabile tubero:

  • Ideale per chi è a dieta
  • Aumenta il senso di sazietà
  • può essere utilizzato anche da chi soffre di iperglicemia e diabete
  • ridice i livelli di colesterolo e trigliceridi
  • aiuta a migliorare la funzionalità intestina
  • contrasta gli stati infiammatori
  • aumenta le difese immunitarie
  • contrasta l’anemia
  • combatte stress e stanchezza

Confermato che è un ottimo alimento da portare nelle nostre tavole mi chiedo dove trovarlo e come cucinarlo.

Per rispondere a questa domanda sono andata a Pesaro da Bio-Vitaly, una azienda agricola tutta al femminile. Le titolari sono Francesca e Roberta, nipote e zia, che hanno recuperato la coltivazione di questo tubero dopo aver scoperto che durante la guerra veniva utilizzato al posto delle patate, non sempre disponibili.

Il topinambur, come mi spiega Francesca, è una pianta “infestante” quindi cresce molto bene e non ha bisogno di nessun trattamento.

I fiori sembrano margheritone gialle che arrivano anche a 2 metri di altezza e i cui i petali sono commestibili. Ma a noi interessa il tubero che raccolgono alle prime gelate.

Come si prepara per cucinarlo? Francesca mi suggerisce di mangiarlo crudo in insalata per assaporarne completamente il sapore e beneficiare delle sue proprietà nutrizionali. Ma anche cotto ha i suoi utilizzi: per preparare vellutate, condimenti e ripieni per la pasta fresca.

Nei periodi in cui non abbiamo la possibilità di acquistare il prodotto fresco Francesca e Roberta hanno pensato di trasformarlo in crema, per dei sfiziosi crostini, o sott’olio per inserirli in insalatone estive.

Categoria: Educazione alimentare, Star bene mangiando, La nutrizionista a Km 0

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Sono Raffaella Bocchetti, biologa nutrizionista. Da lavoratrice e da mamma so molto bene quanta fatica facciamo noi donne per far conciliare il piacere per il cibo, il mantenimento di una forma fisica …

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